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Eboli: tra arte e cultura


Ad Eboli, nel 1954, è stato ritrovato l'eccezionale quadro del Caravaggio il "Martirio di Sant'Orsola".

Il comune di Eboli è proprietario di due eccezionali opere di Roberto d'Oderisio :"Incoronazione della Vergine" e "La crocefissione di Eboli", entrambi esposti al museo diocesano di Salerno. Questi dipinti sono ritenuti i maggiori dell'età Angioina.


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  • "Il Giornale di Eboli""Il Saggio"
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Musei

Cristo si è fermato a Eboli

L'elemento di maggiore notorietà della cittadina resta comunque l'essere citata nel titolo del libro di Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli; con questa frase intendeva che era l'ultimo avamposto della civiltà, dato che ad Eboli si interrompeva la ferrovia, prima di una zona dimenticata da Dio (la Basilicata).

Nel 1984 è stato intitolato a Carlo Levi il Liceo Artistico di Eboli e una piazzetta lungo il viale.


Personalità legate a Eboli:

  • Pietro da Eboli (XII secolo), Nato a Eboli nel XII sec fu monaco, poeta, medico, giudice imperiale alla corte sveva. Studiò medicina presso la Scuola Medica Salernitana.Scrisse:- Liber ad honorem Augusti in cui celebrò la conquista della Sicilia da parte dell’imperatore Enrico VI- Carmen de Rebus Siculis (sempre in onore di Enrico VI)- De Balneis Puteolanis (o De Balneis Terrae Laboris) dedicato all’imperatore Federico II.Giovanni Luce, pittore del XVI sec.Matteo Ripa. Nacque a Eboli il 29 marzo 1682, morì a Napoli il 29 marzo 1746.Missionario nelle terre dell'Estremo Oriente cinese, istituì a Napoli il Collegio dei Cinesi, nucleo del successivo Regio Istituto Orientale, poi Istituto Universitario Orientale, attuale Università degli studi di Napoli "L'Orientale".Fu pittore, incisore, fondatore della scuola d’incisione a Pechino.Gherardo degli Angioli poeta e religioso. Nacque a Eboli il 16 dicembre 1705; morì a Napoli il 2 giugno 1783.Fu proposto quale “poeta cesareo” alla corte di Vienna, ma rifiutò. Il suo posto fu assunto da Pietro Metastasio.Le sue opere ispirarono Giacomo LeopardiGuglielmo Vacca (Eboli, 21/10/1849 - Roma, 01/02/1916), magistrato e Senatore del Regno d'Italia durante la XXIII Legislatura.Giacinto Romano (Eboli 1854,Milano 1920), storico e professore universitario.Umberto Nobile. Nacque a Lauro (Av) nel 1885, da genitori ebolitani. Fu ingegnere, professore presso l'Università di Napoli, direttore dello Stabilimento di Costruzioni Aeronautiche di Roma, progettista di materiale aeronautico, in particolare di dirigibili, tra cui il Norge N 1 con cui venne realizzata la prima trasvolata del Polo Nord. Partecipò quale comandante alla tragica spedizione del dirigibile Italia del 1928, che egli stesso racconterà in diversi scritti. Deputato dell'Assemblea Costituente dal 1946 al 1948, venne nominato Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 1966. Morì a Roma nel 1978.Vincenzo Giudice nacque ad Eboli nel 1891 e fu maresciallo della Guardia di Finanza. Durante l'ultimo conflitto mondiale, nel 1944, fu protagonista eroico e martire di una rappresaglia nazifascista. Per tale motivo fu successivamente insignito di una medaglia d'oro al valor militare alla memoria.Gaetano Genovese architetto dei più importanti palazzi di Napoli, oltre che ad alcune sale della Reggia di Caserta.Ferrante Vincenzo Gonzaga.  Bernardo Silvano geografo ed umanista.Ludovico Ludovici vescovo e militare.Alessandro Pansa, capo della Polizia di StatoLuigi Gallotta fotografo.Donato Vestuti giornalista e fondatore della prima squadra di calcio di Salerno.Armando Massarenti filosofo e epistemologo.Vincenzo Aita politicoGiulia Guarino Nacque ad Eboli nel 1867 e morì a Montevideo nel 1985. Fu la prima donna architetto di tutto il Sud America. L'Uruguay le "dedicò" un francobollo.Carmine Benincasa è un critico d'arte, storico dell'arte e teologo.Antonio Giudice politico.Antonio Giordano, Direttore Generale Azienda Sanitaria "DEI COLLI: ex-Monaldi, Cotugno CTO-Napoli)Vito Pompeo Pindozzi, Giornalista RAI Capo Redattore ScientificoMario Vignola, politico. Senatore della Repubblica.Giuseppe Vignola, dirigente sindacale. Senatore della Repubblica.La principessa di Eboli, signora di Pastrana e di Eboli e moglie di Ruy Gomez de Silva,uomo fidato del re di Spagna e uno dei principali artefici della pace di Cateau-Cambrésis del 1559.Alessia Petraglia, senatrice.Abdon Alinovi, politico
  • Camillo Romano Avezzana, diplomatico e politico.


Caravaggio

 " Il Martirio di Sant'Orsola "

" Il Martirio di Sant'Orsola "

Storia del dipinto

Commissionato dal banchiere genovese Marcantonio Doria (la cui famiglia aveva per protettrice proprio Sant'Orsola), il dipinto fu eseguito dal Caravaggio con molta rapidità, probabilmente perché questi era in procinto di partire per Porto Ercole, ove avrebbe dovuto compiere le formalità per essere graziato dal bando capitale. È ben noto che durante quel viaggio il pittore trovò la morte. La fretta fu tale che la tela non era perfettamente asciutta alla consegna: per accelerare l'asciugamento degli incauti servi la esposero al sole.

Il dipinto fu per la prima volta attribuito a Caravaggio dal prof. Ferdinando Bologna, che ebbe occasione di osservarlo nella tenuta dei baroni Romano-Avezzano ad Eboli, già appartenuta alla famiglia Doria, principi d’Angri e duchi di Eboli. Successivamente i baroni portarono con sé il dipinto, di cui si era compreso il valore, a Napoli, ove è attualmente esposto al Palazzo Zevallos in via Toledo.

L'attribuzione è stata definitivamente accertata con il ritrovamento, nell'archivio Doria D’Angri, di una lettera scritta a Napoli il 1 maggio 1610 da Lanfranco Massa, cittadino genovese e procuratore nella capitale partenopea della famiglia Doria, e diretta a Genova per Marcantonio Doria, figlio del Doge Agostino: "Pensavo di mandarle il quadro di Sant’ Orzola questa settimana però per assicurarmi di mandarlo ben asciuttato, lo posi al sole, che più presto ha fatto revenir la vernice che asciugatole per darcela il Caravaggio assai grossa: voglio di nuovo esser da detto Caravaggio per pigliar suo parere come si ha da fare perché non si guasti". Questa lettera, oltre a raccontare l'episodio del sole, ha sancito definitivamente la paternità caravaggesca dell'opera.